Credo (da "Radio Freccia" di Luciano Ligabue)



Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l’affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un’Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos’altro bisogna fare i conti con quello che c’è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c’ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n’ roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.. (Stefano Accorsi nella parte di Freccia, nel film RadioFreccia).

Non sono mai stato un grande amante di Ligabue ma dopo aver visto questo film mi sono ricreduto. Non è un "filmone", né credo diventerà mai un "cult movie" e nemmeno penso che l'interpretazione di Stefano Accorsi sia stata una delle migliori. In ogni caso mi sono emozionato e questo deve essere lo scopo di un film.

Un lacrimuccia la dedico a Rock FM che è stata chiusa come Radio Freccia. L'ultima Radio Libera d'Italia.

"Io credo che il passato non ritorna, ma ci sono occasioni in cui è possibile crearcelo per costruire un futuro migliore" I.S.

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