Castagne e la ricetta di nonna Gabry

Sinceramente io preferisco raccoglierle che cucinarle e mangiarle! La raccolta delle castagne ad ogni autunno è un rito che va consumato obbligatoriamente per la mia famiglia. Per me un'occasione fantastica per camminare in mezzo alla natura e scoprire posti stupendi e incontaminati. La scorsa domenica insieme a mia mamma e alla mia fidanzata abbiamo visitato i boschi intorno a Bema (SO), località tra la val del Bitto, Albaredo e Gerola, a 10 km da Morbegno tre le montagne orobiche, inerpicata su uno sperone di roccia, avamposto valtellinese della buona cucina, dei funghi e delle escursioni montane. Questo paesino di circa 150 anime qualche anno fa salì alla ribalta delle cronache a causa di una frana che ne impedì l'accesso per diverso tempo, bloccandone l'unica strada di accesso. L'unico modo per fargli arrivare viveri e medicinali era l'elicottero. Fortunatamente la frana era stata prevista ed erano già iniziati i lavori per una strada alternativa, che dopo il disastro era stata terminata in tempi brevissimi (guarda caso...)
Tornando a noi e alle nostre castagne, domenica siamo riusciti a raccogliere moltissime castagne, forse più di 20 kg ed è stata una giornata molto divertente e salutare, grazie all'aria pulita e al movimento. Forse non troppo salutari sono state le 4 ore di coda per tornare a casa... ma ne è valsa la pena!

Ecco una ricetta semplice semplice per cucinare le castagne, da nonna Gabry:
Bollire nell'acqua salata (salare come per la minestra) con chiodi di garofano.
Verificare di tanto in tanto la cottura delle castagne, a seconda della dimensione delle castagne cambia il tempo di cottura. Di solito per castagne medie ci vuole un'ora.

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