Ibrahim Blues

Ibrahim M'Bodi non era un bluesman, ma la sua storia non è tanto diversa da quella dei braccianti che lavoravano per un tozzo di pane nelle piantagioni di cotone del sud degli Stati Uniti. Nonostante nel nostro paese la schiavitù sia stata vietata molti secoli fa, al giorno d'oggi esistono ancora persone ridotte in schiavitù e sfruttate. Prevalentemente si tratta di immigrati africani, e l'accostamento con i neri americani calza a pennello. Ibrahim viveva nella tipica condizione di tanti lavoratori africani, sfruttato, malpagato e senza regolare contratto. Da qualche tempo lavorava per un artigiano edile, affittava, per vivere, uno spazio di proprietà dell'imprenditore. Uno di quei padroni che gli osservatori economici considerano la "spina dorsale del nostro apparato produttivo"! Quelli che assumono in nero e sempre a termine, quelli nelle cui imprese lavorano solo migranti, quelli che nelle cui imprese accadono tantissimi incidenti sul lavoro, quelli che evadono le tasse, quelli che non rispettano i patti. E proprio per questo motivo si pensa che Ibrahim sia stato ucciso. Nove coltellate e il corpo gettato in un fosso tra le risaie del vercellese.

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Articolo di "Reset"

Commenti

GraficWorld ha detto…
Ciao gironzolavo tra i vari blog ed eccomi qua.
Ti lascio un salutino Buona giornata