L’Idroscalo, il Ghiba, la Sony rotta, il Leone e il Puma.



Forse pochi riusciranno a capire al volo il significato nascosto del titolo di questo Post, di sicuro le prime due parole che saltano all'occhio sono il nome del "mar de Milan" e della macchinetta fotografica che si è rotta... sul più bello, per l'immensa gioia dell'amico Ghiba (Gibson69, Stefano per gli amici). Il Leone e il Puma sono le due "belve de blues" che ieri sera ci hanno deliziato, l'uno semplicemente con la sua presenza come organizzatore e presentatore della manifestazione "Blues in Idro" e l'altro, con la sua musica immortale!
Io e il Ghiba ci siamo incontrati prestissimo, alle 19:00, all'ingresso delle tribune dell'Idroscalo. La scusa principale di un tale anticipo era quella di trovare un buon posto sugli spalti, sapendo che sulle tribune l'acustica non è proprio il massimo. Ma lo scopo recondito era quello di riuscire ad incontrare il Leone di Manchester, John Mayall, prima della sua esibizione.
Il posto "buono" (vicino al mixer) l'abbiamo trovato subito, il Leone, no... o almeno così noi credevamo... infatti il leggendario John si aggirava indisturbato tra la gente dell'Idroscalo da un bel po'. Il fatto era che la sua mise "molto particolare" impediva a tutti di riconoscerlo come il padre del british blues. Infatti il Leone si presentava sulle rive dell'Idro con bermudine grigie, scarpe da tennis (con immancabile calzino bianco molto "british") e CANOTTA BIANCA! Una perfetta tenuta da pensionato intento a recarsi alla bocciofila per una partitina a scopa.
Una volta riconosciuto (solo dal sottoscritto) è avvenuto l'assalto! Subito il Ghiba ne ha approfittato e si è fatto fotografare con lui, io mi sono fatto autografare la mia ormai leggendaria giacca di jeans "da concerto". Quando tutti i presenti si sono accorti della presenza di John Mayall tra di loro, l'assedio si è completato, al punto che il Leone è dovuto fuggire, evidentemente non molto avvezzo alle folle di fans.
Nel frattempo sopraggiungeva un'altra "felina" leggenda: il Puma di Lambrate, preceduto dall'energica e bellissima moglie Susanna. Reverenze da parte dei fans presenti (io e il Ghiba, ovviamente), qualche battuta spiritosa, allestimento di tavolino distribuzione gadgets e attacchinaggio manifesti del suo concerto sempre all'Idroscalo il 23 luglio.
Pochi minuti dopo, lascio il Ghiba a presiedere i preziosi posti accaparati proprio nelle vicinanze del mixer e mi reco presso il bar delle tribune alla ricerca di un panino e di una Coca. Visto l'orario, le 20:20 circa, il locale risulta saturo di avventori affamati e assetati tanto quanto il sottoscritto. Fare lo scontrino alla cassa per il ritiro di panino e bibita risulta molto facile (pagare non è mai un problema, ricevere un servizio subito lo è!) due panini e due Coche... passo al bancone e mi accorgo che dietro di esso vi è una bellissima ragazza latino-americana, ma sola a cercare di arginare un marasma di clienti assatanati... donna sull'orlo di una crisi di nervi, sicuramente sottopagata e ingiustamente lasciata lì da sola in una situazione al limite dell'emergenza umanitaria! Non sono poche le persone che si accorgono della situazione (GRANDE popolo del Blues!) e cercano di portare la calma nella folla di persone in attesa, chi di un caffè, chi di un panino, chi di una bibita... tentativo quasi inutile. Beh, nonostante tutto e grazie ad una notevole dose di pazienza, infine riesco ad uscire a "riveder le stelle" con due panini (secchi) e due Coche (annacquate), dirigendomi verso il Ghiba, diventato quasi irraggiungibile a causa della numerosa folla assiepatasi nel frattempo intorno a lui. Finalmente ci sediamo e attendiamo l'inizio del concerto... pochi minuti e mi suona in telefonino: è Ignazio, batterista della mia band che mi avvisa del suo arrivo. Lo andiamo ad accogliere. Intanto la zona tribune comincia ad affollarsi e migliaia di persone già si affacciano sull'Idroscalo. Arrivano anche Roby, il mio bassista e Iacopo, il cantante, seguito dalla sua fidanzata. Poco dopo sulla passeggiata si riunisce un capannello di conponenti della "Rock family", la Shandy, Il Joker del Database, la Vale, Nino, Juack e tanti altri. saluti e abbracci d'obbligo. Ma il concerto sta per iniziare, i Bluesbreakers sono già sul palco e partono con il loro blues, BUDDY WHITTINGTON (chitarra). JOE YUELE (batteria) e HANK VAN SICKLE (basso) intonano le loro prime note, la voce e la chitarra "texana" di Buddy fanno subito capire a tutti che qui non si scherza! Due pezzi da soli, quando lo stesso Buddy presenta il RE DEL BRITISH BLUES: JOHN MAYALL!!! Ci accorgiamo che il leone non si è cambiato d'abito e si presenta sul palco ancora in perfetto stile "pensionato da bocciofila", ma le apparenze ingannano! La grinta e la bravura non li ha persi e in due ore tiene una lezione di blues ad una folla di circa 2500 persone! Ma torniamo a noi: si parlava di una "Sony rotta", giusto? Ebbene, sul più bello la digitale del Ghiba decide di lasciarci... di sicuro, vista la distanza dal palco e la mancanza di un teleobiettivo, le foto non sarebbero mai venute bene. Il fatto è che il Ghiba da inizio ad un simpatico "rosario" di imprecazioni Nazional-cattolic-popolari, a volte coprendo la stessa musica del gruppo sul palco.
Il concerto prosegue tra i virtuosismi chitarristici di Buddy Whittinghton e le esibizioni spettacolari del Leone, del tipo: una mano con l'armonica e l'altra sulla tastiera suonate all'unisono, poi la chitarra a 12 corde e tanto, tanto magnifico BLUES! Nessuno si stupisce che un anziano signore dell'33 riesca ancora a far spellare le mani dagli applausi a così tanta gente. Giovanissimi e anziani, tutte le età!
La serata si è conclusa in modo magnifico! Un grazie a tutti e specialmente a John Mayall e a Fabio Treves!

Ciao a tutti!
Isidoro Serrati

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