Sono rientrato nel tunnel... in scala 1:48!


1:48 è la scala dei modelli statici da me preferiti, rigorosamente riproduzioni di aerei storici della II Guerra Mondiale. 18 anni fa orsono smisi definitivamente di costruire modelli di questo tipo, preso da diversi altri interessi che mi portarono via molto tempo e attenzione. Solo adesso mi sono reso conto di aver la possibilità di "incastrare" questo hobby tra gli impegni personali, lavorativi, e gli altri hobbies.
Dopo tanti anni non ho perso "lo smalto" (è proprio il caso di dirlo...), purtroppo la vista se è abbassata di parecchio, di conseguenza anche la precisione nel realizzare dettagli piccolissimi, in compenso però si è acuita la pazienza che nel modellismo è sempre un'ottimo strumento per ottenere buoni risultati.
Un grosso aiuto nel ricominciare con questa vecchia passione è stato il regalo che mi è stato fatto a Natale: un aerografo di ottima qualità e rispettivo compressore. Nel tempo che fu, imparai a usare l'aeropenna e a conoscere tutti i trucchi del mestiere, che non ho dimenticato e ho ulteriormente messo in pratica, grazie anche alla maggior accortezza acquisita dopo tanti anni (della serie: l'aerografo costa un botto, stai molto attento perché non ci vuole nulla a farlo fuori!)
Vernici, utensili di precisione erano stati riposti con cura in cantina e dopo accurato scavo archelogico sono stati riportati alla luce in quasi perfette condizioni. Bisogna ammettere che Tamiya i colori acrilici li fa proprio bene! Dopo quasi 20 anni i pigmenti sono ancora vivissimi e le vernici tutte ancora perfettamente utilizzabili (tranne qualche piccola eccezione, ovviamente). Oltre alle vernici, i pennelli, i tronchesini (di cui un fantastico taglia-telaietti e sbavature della Trumpeter, di cui vado molto orgoglioso. Non tanto per l'utensile in sé stesso, quanto per il fatto che sia tutt'oggi piuttosto introvabile), le pinzette di varie misure, le micro-punte (da 0,3 mm fino a 0,9mm!!!), i cutter di precisione, ecc.
In breve in pochi giorni il laboratorio del modellista è stato ripristinato e reso operativo. Mancava solo la materia prima: il modello da costruire. Così mi sono messo alla ricerca di una scatola di montaggio. Devo dire che ormai a Milano i modellisti che vendono questo genere di articoli si contano sulle dita e per di più non sono nemmeno così ben forniti. Per caso mi sono trovato a passare davanti al negozio CLESSI MODELLISMO (che qualcuno mi aveva dato per chiuso) che nella mia memoria anni '80 figurava come il più fornito ed esperto del settore, con una formidabile mostra di modelli e diorami in vetrina realizzati dal precedente proprietario. Purtroppo non è più così. L'attuale gestore si è dovuto piegare alle esigenze del mercato, vendendo riproduzioni di armi e modelli già assemblati e verniciati. Veramente poco per quanto riguarda i kit. Da quel poco che ho potuto trovare mi è saltato all'occhio subito un Focke Wulf FW190 A-8 della Hasegawa, nella leggendaria livrea con il rapace nero dipinto sul fianco. Ho pensato subito che la mia bacheca trabocca di aerei della RAF che necessitano urgentemente di una "controparte", rappresentati dai leggendari caccia della Luftwaffe, così l'ho acquistato accorgendomi con piacere che il prezzo era anche piuttosto abbordabile.





Dalle foto che allego potete vedere i vari passaggi del montaggio e della verniciatura dell'aereo, che in fin dei conti è riuscito abbastanza bene. Ho realizzato anche un diorama ricavato da una targa di compensato aquistata da Brico per 3€ (alla faccia delle basi per diorami che ho trovato su internet a prezzi impossibili). Di seguito potete vedere le foto dell'assemblaggio e verniciatura di uno Junkers JU-87 "Stuka" della Italeri che ho acquistato da poco a Firenze e ho quasi terminato, con buoni risultati (ovviamente non sono mai totalmente soddisfatto, perché qualche errore lo faccio sempre). Le prossime creazioni saranno degli aerei di fabbricazione italiana, come Reggiane e Macchi-Castoldi.






Il modellismo statico, come lo vedo ora è una sorta di pausa di meditazione, che mi permette di isolarmi dai miei casini e stress personali. È un ottimo modo per rilassarsi e passare una serata serena con sé stessi senza computer, Facebook o telefoni che squillano. Credo che mi faccia molto bene e lo consiglio vivamente a chi cerca una piccola oasi di serenità in questo caos in cui viviamo.

Commenti