3. APPENDICE ALLA LEGGE DI MURPHY. PRIMO CAPITOLO.
1. A Casa, il risveglio
Tutte le mattine, o almeno quelle mattine durante le quali dobbiamo svegliarci presto per andare al lavoro, se non siamo delle persone con un orologio biologico formidabile che ci permette di svegliarci sempre alla stessa ora senza problemi, siamo costretti a puntare una sveglia, la radiosveglia oppure la suoneria del cellulare...
...Ma sappiamo bene che tutti questi “aiuti tecnologici” non serviranno.
La sera osservi la sveglia, ti rendi conto (più o meno) di come funziona e punti l’apposita lancetta sull’orario entro il quale hai deciso che dovrai svegliarti. È normale pensare alla probabilità che l’apparecchio non funzioni e non si metta a suonare all’ora stabilita, così fai un’esperimento. Punti la sveglia in modo che suoni dopo pochi minuti. Attendi il tempo predeterminato e verifichi che l’oggetto faccia il suo dovere. Ma...
1) la mattina successiva la sveglia non suonerà perché dopo aver fatto la prova, avrai sì spostato la lancetta sull’orario di sveglia stabilito, ma ti sarai di sicuro dimenticato di attivarla;
2) la mattina dopo la sveglia suonerà ma non avrai verificato il volume o il livello della suoneria, che ovviamente saranno impostati sul livello più basso. Nel caso di un cellulare di sicuro ti sarai dimenticato di disattivare la modalità “silenzioso”, quindi non sentirai nulla e ti sveglierai tardi.
3) al momento dello squillo della sveglia la sentirai perfettamente e, infastidito, premerai il tasto che disattiva la suoneria per continuare a dormire indisturbato.
Contromisure
Anche se sappiamo che comunque sarà inutile, perché anche riuscendo ad evitare che si manifesti ciò che ho scritto nel punti 1, 2 e 3, di sicuro succederà qualcosa di imprevedibile, non contemplato dall’elenco di cui sopra.
Una volta verificato che non accada ciò che ho elencato nei punti 1 e 2 è possibile fare in modo che la suoneria della sveglia non si interrompa se non dopo alcuni minuti. Insomma, trasformare la sveglia in un aggeggio infernale, assolutamente insopportabile. Infine, particolare importantissimo, sistemare l’oggetto su un mobile lontano dal letto, in modo da costringerci ad alzarci per andare a disattivarlo.
A questo punto avrete evitato la messa in pratica dei punti 1, 2 e 3. Ma...
Quando la suoneria potenziata e insopportabile (ad esempio: file audio MP3 con urlo di velociraptor super amplificato) si attiverà, vi spaventerete a tal punto da cadere giù dal letto fratturandovi 2 costole e procurandovi un trauma cranico contro lo spigolo del comodino.
Quando vi alzerete per andare a spegnere la suoneria, nella penombra, ancora intontiti dal sonno e con gli occhi semichiusi, inciamperete, oppure darete un calcio alla gamba del letto (sicuramente in metallo o legno massello).
Se tutto ciò non si manifesterà, rimarrà sempre il fatto che svegliarsi la mattina presto non è per niente piacevole e che per le successive 5 - 6 ore sarete intrattabili e di malumore.
Tutte le mattine, o almeno quelle mattine durante le quali dobbiamo svegliarci presto per andare al lavoro, se non siamo delle persone con un orologio biologico formidabile che ci permette di svegliarci sempre alla stessa ora senza problemi, siamo costretti a puntare una sveglia, la radiosveglia oppure la suoneria del cellulare...
...Ma sappiamo bene che tutti questi “aiuti tecnologici” non serviranno.
La sera osservi la sveglia, ti rendi conto (più o meno) di come funziona e punti l’apposita lancetta sull’orario entro il quale hai deciso che dovrai svegliarti. È normale pensare alla probabilità che l’apparecchio non funzioni e non si metta a suonare all’ora stabilita, così fai un’esperimento. Punti la sveglia in modo che suoni dopo pochi minuti. Attendi il tempo predeterminato e verifichi che l’oggetto faccia il suo dovere. Ma...
1) la mattina successiva la sveglia non suonerà perché dopo aver fatto la prova, avrai sì spostato la lancetta sull’orario di sveglia stabilito, ma ti sarai di sicuro dimenticato di attivarla;
2) la mattina dopo la sveglia suonerà ma non avrai verificato il volume o il livello della suoneria, che ovviamente saranno impostati sul livello più basso. Nel caso di un cellulare di sicuro ti sarai dimenticato di disattivare la modalità “silenzioso”, quindi non sentirai nulla e ti sveglierai tardi.
3) al momento dello squillo della sveglia la sentirai perfettamente e, infastidito, premerai il tasto che disattiva la suoneria per continuare a dormire indisturbato.
Contromisure
Anche se sappiamo che comunque sarà inutile, perché anche riuscendo ad evitare che si manifesti ciò che ho scritto nel punti 1, 2 e 3, di sicuro succederà qualcosa di imprevedibile, non contemplato dall’elenco di cui sopra.
Una volta verificato che non accada ciò che ho elencato nei punti 1 e 2 è possibile fare in modo che la suoneria della sveglia non si interrompa se non dopo alcuni minuti. Insomma, trasformare la sveglia in un aggeggio infernale, assolutamente insopportabile. Infine, particolare importantissimo, sistemare l’oggetto su un mobile lontano dal letto, in modo da costringerci ad alzarci per andare a disattivarlo.
A questo punto avrete evitato la messa in pratica dei punti 1, 2 e 3. Ma...
Quando la suoneria potenziata e insopportabile (ad esempio: file audio MP3 con urlo di velociraptor super amplificato) si attiverà, vi spaventerete a tal punto da cadere giù dal letto fratturandovi 2 costole e procurandovi un trauma cranico contro lo spigolo del comodino.
Quando vi alzerete per andare a spegnere la suoneria, nella penombra, ancora intontiti dal sonno e con gli occhi semichiusi, inciamperete, oppure darete un calcio alla gamba del letto (sicuramente in metallo o legno massello).
Se tutto ciò non si manifesterà, rimarrà sempre il fatto che svegliarsi la mattina presto non è per niente piacevole e che per le successive 5 - 6 ore sarete intrattabili e di malumore.
Commenti