io ho una teoria...

[foto: io a 19 anni circa] 
Purtroppo è vero che le persone vengono giudicate dall'aspetto esteriore. Il sistema attuale mette in primo piano la forma e non la sostanza. Se hai i capelli folti, gli occhi chiari e magari sei alto e magro, sei automaticamente etichettato come un vincente, se sei stempiato, basso, con gli occhi scuri e magari anche un po' sovrappeso sei uno sfigato. Al giorno d'oggi le apperenze contano. È una triste realtà. E questa realtà fa star male le persone che sentono di far parte di quel gruppo che per imporsi e farsi valere dovrà metterci il doppio delle forze rispetto ai "fighi". Un detto dice "non si giudica un libro dalla copertina" ma ormai nessuno lo mette più in pratica. Fin da bambino sono stato vittima di questa discriminazione e mi sono sempre rimboccato le maniche per emergere in mezzo ad una massa di belli-ma-incapaci che mi giudicavano in primis per il mio nome strano (che colpa ne ha un bimbo se i genitori hanno avuto la stramba idea di chiamarlo Isidoro?) da lì poi sono entrato nel mirino dei bulli con le loro angherie e cattiverie. Questa situazione mi ha cambiato radicalmente. Inizialmente ero un ragazzino pieno di fantasia, desideroso di fare amicizie, poi pian piano mi sono chiuso in me stesso. La situazione non è migliorata quando durante l'adolescenza ho cominciato a perdere i capelli. Ho capito da subito che più mi stempiavo e più perdevo "appeal". Non che la cosa mi interessasse molto, ma quando cominciai a notare le ragazze, queste però non notavano me... Era molto difficile riuscire ad entrare nelle grazie di una ragazza. Al massimo ci si poteva limitare ad un rapporto di amicizia, mentre loro erano sempre, chissà perché, alla ricerca di un principe azzurro, alto, magro e... Capellone!
A me sinceramente non ha mai dato troppo fastidio la perdita di capelli, quanto l'insieme di cose (bassa statura, lineamenti non "perfetti" - ma ditemi voi dove sta la perfezione - occhi scuri, sovrappeso, ecc.). Ad una certa età ho cominciato a non curarmi più dei problemi fisici che non potevo risolvere, uno di questi fu proprio la calvizie. La sua risoluzione sarebbe stata una spesa assurda con trapianti e tentativi vari. Cose che non potevo proprio permettermi. Provai a curare altri aspetti della mia persona e nonostante sia ancora convinto della mia teoria "pelato, basso=sfigato - capellone, alto=vincente" so che quello che abbiamo dentro conta di più delle apparenze. La nostra forza però bisogna saperla valorizzare, tirarla fuori e questo si fa utilizzando il dialogo, dimostrando di essere molto diversi rispetto a quello che gli altri vedono da fuori.

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